Pepelovespatchwork

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mercoledì 25 marzo 2015

Quilt per un bambino in adozione



 
Una carissima amica aspetta un bimbo da un Paese lontano. Ci vorrà parecchio, un anno e mezzo, e già da tanto questa avventura è iniziata, perchè la burocrazia dell'adozione ha tempi lunghi. In Cina si usa cucire un quilt per i bimbi, specie per quelli in adozione, mettendo insieme pezzi di stoffa regalati da amici e parenti, ognuno un blocco. Questo mi ha dato l'idea di aiutare la mia amica ad aspettare cucendo un quilt, due blocchi ogni mese! Ogni mese le mostrerò i blocchi fatti, lei saprà che quando il quilt avrà raggiunto le dimensioni di una trapunta da letto singolo, il bimbo sarà in arrivo. Ed io lo rifinirò e gli cucirò il binding nelle settimane in cui loro saranno nel Paese del bimbo per prenderlo e portarlo a casa. Il bimbo, a cui il quilt è destinato, così saprà che è stato atteso, desiderato e aspettato da molto prima del suo arrivo nella sua nuova casa... e quale migliore simbolo usare se non le costellazioni, visto che quelle le può vedere anche lui già adesso, ovunque lui sia? Dunque due stoffe, una bluette con la stampa di stelle e pianeti, su cui ricamerò a punto festone una stella in feltro giallo, e una stoffa blu scuro, su cui ricamerò a punto filza le costellazioni. Per ora ecco i blocchi di gennaio, febbraio e marzo, con il Cigno, Andromeda e il Cancro!

mercoledì 4 marzo 2015

Interno del cesto porta-lavoro





Finito anche l'interno! Me ne sono innamorata, come del resto lo sono del progetto "Trousse à couture en forme de panier" di Yoko Saito, tratto dal suo libro Des panier en tissu, visibile nell'ultima foto, che mi ha fatto da fonte di ispirazione. Il cesto in vimini è fantastico! Io avevo una stoffa che imita il vimini, proprio come quella che usa Yoko Saito, ma blu, così ho declinato sul blu. Poi un porta-righello, il portamatite e per il resto delle novità: il puntaspilli rettangolare, un bottone centrale per poterci arrotolare i fili da ricamo che avanzano, due bottoni con una treccia su cui infilare la spoletta che si sta usando e per finire due nastrini porta-forbicino. Non ho voluto fare la tasca come Yoko Saito, perchè la forbice a gru era troppo bella: con i due nastrini resta visibile e in più sembra che la gru abbia un fiocchetto al collo!
E ora non mi resta che abbellire il fondo degli scomparti...
Se volete vedere il cesto fuori, ecco il post: http://pepelovespatchwork.blogspot.it/2015/03/cestino-porta-lavoro.html 
E se volete vedere come era in origine, ecco il post: http://pepelovespatchwork.blogspot.it/2015/02/cesto-porta-cucito.html 
Che dite... ora che è stato riciclato e recuperato, non c'è paragone?

martedì 3 marzo 2015

Cestino porta-lavoro



Ho cominciato a lavorare al progettino di recupero del cesto, di cui parlavo nell'ultimo post. Per ora ho fatto solo il sopra: stoffe giapponesi per sfondo e, sopra, ispirandomi liberamente al libro di Yoko Saito sui cesti (mooolto liberamente: la tecnica che uso è diversissima dalla sua e molto più facile), ne ho rappresentato uno con tanto di quiltino patchwork un po' drappeggiato al suo interno (l'effetto è tridimensionale!). Per l'appliquè ho cucito a macchina un lato delle striscioline da 1cm che rappresentano gli intrecci di vimini, cucendo a mano l'altro lato (effetto finito meno di mezzo cm); prima ho fatto gli orizzontali e poi i verticali. Con il filo da ricamo ho simulato le croci in vimini sottile che legano tra loro i vari elementi...  Ora il cesto mi piace molto di più! Tante idee che mi frullano per la testa anche per l'interno, vediamo che combino...